MATERNITY BLUES

“Essere madre è la gioia più grande del mondo, ma porta anche problemi, sfinimento, dolore. Niente al mondo ti potrà mai rendere più felice o più triste, più orgogliosa o più stanca. Perché nulla è complicato quanto aiutare una persona a sviluppare la propria individualità, mentre stai ancora lottando per conservare la tua.”
MARGUERITE KELLY

Subito dopo il parto le donne vanno incontro a un periodo di particolare vulnerabilità psicologica e alterazione dell’umore, durante la quale si succedono momenti di benessere a malessere.
Vediamo insieme sintomi, cause, trattamento del maternity blues e influenza del Covid-19 sulla salute mentale delle donne in gravidanza. 

CARATTERISTICHE GENERALI

L’arrivo di un bambino comporta una serie di nuove dinamiche significative nella vita della mamma. L’impegno costante e quotidiano, lo stress per i cambiamenti ormonali, la paura del nuovo ruolo e la responsabilità, possono facilitare la comparsa di un disturbo dell’umore generalmente transitorio, definito maternity blues o baby blues.

Nei casi più gravi e in donne particolarmente a rischio, può evolversi in una vera e propria depressione post partum. Le manifestazioni vanno da forti crisi al silenzio e chiusura, e possono favorire problemi nelle interazioni madre-figlio, compromettere lo sviluppo emotivo e cognitivo del bambino, fino ad arrivare a casi gravi di suicidio materno e infanticidio.
Il rischio è più elevato nelle donne che hanno già sofferto di disturbi psicologici prima della gravidanza. 

SINTOMI

Tra il terzo e il quinto giorno dopo il parto, la donna può andare incontro a una fase di vulnerabilità che generalmente rientra entro i 15 giorni dalla nascita del bambino.
Il succedersi di malessere e apparente benessere è caratterizzato da sintomi quali:

  • insonnia
  • ansia
  • crisi di pianto
  • affaticabilità
  • inadeguatezza
  • irritabilità
  • labilità emotiva

CAUSE

I fattori di rischio comprendono:

  • una condizione socio-economica difficile
  • storia familiare di depressione post partum
  • molte gravidanze
  • soffrire di cambiamenti dell’umore durante il ciclo mestruale
  • storia personale di depressione o distimia

Non sono ancora note delle cause chiare, ma diverse ricerche hanno segnalato come cause probabili il cambiamento ormonale e la riduzione rapida di estradiolo (estrogeno prodotto dalle ovaie), prolattina (ormone fondamentale per l’allattamento) e progesterone (ormone steroide). 

Il rischio di sviluppare maternity blues è più elevato in presenza di eventi traumatici come la morte del bambino dopo la nascita, un parto complicato o aver subito violenza ostetrica-ginecologica. 

MATERNITY BLUES E COVID-19

Come ormai tutti sappiamo, la pandemia da Coronavirus ha avuto e continua ad avere un forte impatto sulle nostre vite. Soprattutto le donne incinte e quelle che hanno partorito durante questi due anni di pandemia, il livello di stress e preoccupazione provato è stato notevole, a causa della quarantena, delle limitazioni, delle misure preventive, dei ridotti contatti sociali e dell’incertezza verso il futuro. 

TRATTAMENTO

Il maternity blues di solito non richiede un trattamento farmacologico. Bisogna rassicurare la donna e spiegare che i cambiamenti di umore e la stanchezza dopo un parto sono assolutamente normali e si risolveranno in modo spontaneo. 

Risulta essenziale, quando possibile, il coinvolgimento del marito e della famiglia, così da creare una rete supportiva, permetterle di riposare se è stanca e gratificarla, per riuscire a superare questa fase con un adeguato sostegno. Non si deve allarmare la donna ma prestarle un livello adeguato di attenzione, anche nel modo in cui si rapporta con il neonato. 

Se i sintomi perdurano oltre i 14 giorni è importante approfondire la situazione e rivolgersi ad uno specialista perché nel 20% dei casi si sviluppa una depressione post partum. 

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